domenica 26 aprile 2020

Consigli pratici per lo svolgimento della professione di biologo nutrizionista negli studi professionali


Sebbene tutti noi siamo in attesa delle nuove disposizione del Governo, in merito alla riapertura degli studi professionali, l'idea è che a breve si potrà ripartire con visite e controlli. 
Per la sicurezza di entrambe le parti, dovrò contattare i pazienti telefonicamente il giorno prima della visita facendo delle domande specifiche (triage telefonico) e compilando un modulo fornito dall'ONB a noi professionisti. Lo stesso modulo dovrà essere firmato in sede di visita dal paziente. 
Per non allarmare nessuno, preferisco mostrarvi il documento ufficiale. 
Detto cio', spero di rivedere tutti presto. 



In primo luogo è necessario attenersi alle disposizioni ministeriali e regionali vigenti ed eventuali aggiornamenti. La cosiddetta Fase 2 è ancora allo studio ed al momento permangono in vigore le norme per il distanziamento sociale per il contenimento dell’epidemia virale da CoV-2, che potrebbero o meno essere prorogate.
Il giorno precedente all’appuntamento fissato, gli utenti dovranno essere contattati e gli si dovrà sottoporre un triage telefonico, come da modulistica in allegato, specificando che saranno rispettate le vigenti normative in materia di privacy.
Il giorno dopo dovranno compilare e firmare il modulo in coerenza a quanto già dichiarato. Sarà comunicato di garantire massima puntualità, di non introdurre accompagnatori (eccezion fatta per i minori) e di presentarsi con mascherina di protezione idonea già indossata.
Le persone che si presenteranno in studio, si dovranno disinfettare le mani con appositi gel e saranno messi a loro disposizione dei guanti monouso. Eventuali mascherine non idonee saranno sostituite con mascherine chirurgiche in dotazione allo studio.
La consulenza nutrizionale dovrà essere svolta nel tempo più breve necessario, benché adeguato per la garanzia di qualità della prestazione. Si raccomanda attenzione a mantenere sempre il distanziamento sociale nelle misure previste. Una volta terminato l’incontro, si provvederà alla sanificazione ed alla areazione dello studio e solo allora potrà avere accesso l’utente successivo.
Il professionista dovrà indossare idonea mascherina e guanti monouso. Per quanto attiene al camice, sarebbe consigliabile un dispositivo idoneo usa e getta, oppure è possibile indossare il camice classico da sanificare però alla fine di ogni incontro con spray disinfettante ad hoc.
A fine turno di lavoro dovrà comunque essere garantita la pulizia e la sanificazione periodica di superfici di contatto quali maniglie, tastiere, schermi, touch screen, mouse ecc. con adeguati detergenti disinfettanti.
Al momento rimane ancora provvisoriamente valido quanto dichiarato in termini di prestazione resa anche online, vista la necessità di distanziamento sociale, fino a nuove disposizioni governative in materia.

lunedì 6 aprile 2020

Alimentazione e workout casalinghi (ai tempi di Coronavirus)

Dopo il primo video "pillole di positività" richiesto da IAL Marche, sono partite delle domande. La piu' comune è stata: come gestire l'alimentazione quando, pur stando a casa ci si allena. 

Quello che ho notato è proprio che in questo periodo, anche i pazienti piu' pigri sentono l'esigenza di fare movimento. Vedo questo atteggiamento estremamente positivo poichè rientra nell'ottica di prendersi cura di se. 

Detto cio', mi è stato richiesto di girare un'altra "pillola"  quindi vi regalo il mio video autoprodotto rigorosamente da casa e pubblicato sulla loro pagina Facebook

Intanto... #iorestoacasa 


VIDEO



giovedì 2 aprile 2020

L'alimentazione come mezzo di prevenzione nel carcinoma mammario



(*testo divulgativo in parte tratto dal corso FAD "la nutrizione oncologica")

* L'alimentazione rappresenta uno strumento importante sia per la prevenzione primaria (ovvero tutte quelle azioni volte a ridurre il rischio di sviluppare patologie nel corso della propria vita) che per la prevenzione secondaria (ovvero tutte quelle azioni volte a limitare la comparsa di complicazioni nei pazienti oncologici).
Quindi se da un lato adottare stili di vita e alimentari poco sani è associato all'insorgenza di numerose patologie, dall'altro mangiare in modo sano sembra importante anche quando è già presente una diagnosi di tumore. 
L'alimentazione può essere un valido alleato per il successo delle terapie, un supporto alle cure mediche. Anche in fase successiva alle terapie si puo' considerare uno strumento utile per aiutare il corpo a superare la malattia e migliorare la prognosi e la qualità di vita.

Il primo studio di intervento nutrizionale è stato denominato progetto Diana,  risale al 1995 e nel 2012 è arrivato alla V edizione. Si tratta di un trial clinico italiano randomizzato rivolto a donne con diagnosi di tumore mammario non metastatico. 

Il progetto Diana si proponeva di valutare se uno stile di vita sano e una corretta alimentazione potessero incidere sul rischio di recidive nel carcinoma mammario. Il progetto ha coinvolto circa 2000 donne reclutati in vari centri italiani. Alle partecipanti sono state proposte classi di cucina naturale guidate da medici, biologi nutrizionisti e chef di fama nazionale al fine di aiutare le pazienti a produrre le indicazioni provenienti in letteratura scientifica internazionale in buone pratiche di cucina.
Infatti pur essendo ormai un'evidenza robusta che basare l' alimentazione quotidiana prevalentemente su cibi non industrialmente raffinati, con un'ampia varietà di cereali integrali, legumi, verdure e alcune porzioni di pesce, carni bianche e frutta possa contribuire a prevenire l'insorgenza del cancro e di molte altre patologie è difficile cambiare le proprie abitudini per mancanza di ricette e menu' adeguati.

Gli studi hanno dimostrato che modificando l'alimentazione è possibile ridurre i fattori di rischio associati al tumore alla mammella culminando in un miglioramento dello stato di salute psicofisica globale delle pazienti, riduzione degli effetti collaterali associati alle chemioterapie, riduzione dell'aumento di peso corporeo. Nel 2016 è nato sempre in istituto tumori Milano il progetto Diana web che sia avvale della tecnologia per bypassare limiti territoriali e permettere a tutte le donne che hanno avuto nella loro vita diagnosi di tumore al seno di aderire alla sperimentazione.