Per fare in modo che rimana leggibile, ecco per i miei lettori l'articolo per intero:
"Mi capita spesso di ricevere email da persone che, pur avendo avuto un rapido dimagrimento, non sono soddisfatte dei risultati ottenuti. La maggior parte di loro si è autoregolata sottoponendosi a stressanti (specialmente per il fisico) fai da te che spesso consistevano nell’allontanamento (per il tempo necessario ad arrivare al giusto dimagrimento) dei macronutrienti fondamentali.
Ritengo interessante, in breve, spiegare cosa siano i macronutrienti e per quale ragione siano così importanti e, ribadisco, che in condizioni fisiologiche, niente dovrebbe essere evitato nella nostra alimentazione, ma piuttosto è utile considerare le giuste dosi.
I GLUCIDI sotto forma di glicogeno nei muscoli e nel
fegato, rappresentano la riserva energetica a rapida
utilizzazione. Hanno funzione protettiva (agiscono sul risparmio
proteico e la riserva glucidica rende il fegato piu’ resistente
all’attacco di virus, batteri e tossine) e funzione plastica (sono
costituenti di acidi nucleici, glicoproteine e glicolipidi). A seconda
della struttura chimica possono essere suddivisi in glucidi semplici e
complessi. I primi sono presenti nello zucchero da cucina (glucosio),
nel latte (lattosio), nella frutta (fruttosio), nel miele, nei dolciumi,
negli ortaggi. Sono assorbiti rapidamente e la loro energia è
disponibile in pochi minuti.I secondi invece si trovano soprattutto nel pane, pasta, patate, riso (amidi) e sono assorbiti più lentamente.
La FIBRA ALIMENTARE costituisce la frazione
glucidica non disponibile, ovvero non digerita e assorbita dal nostro
organismo. Si distingue in fibra solubile (mucillagini, gomme, pectine) e
fibra insolubile (lignina, cellulosa, emicellulosa). La fibra
conferisce senso di sazietà, aumento della massa fecale, favorisce la
peristalsi contrastando la stipsi ed evitando i problemi ad essa
associati: diverticolosi, ragadi emorroidi. È inoltre ben documentato
quanto il consumo di fibra diminuisca l’incidenza di malattie
cronico-degenerative: tumori del colon/retto, diabete e malattie
cardiovascolari.
Le PROTEINE sono i composti organici maggiormente
presenti nelle cellule come parte strutturale della cellula stessa. Per
questa ragione svolgono una funzione plastica. Ma le proteine sono anche
enzimi, ormoni e altre sostanze che regolano i processi biochimici e
metabolici del nostro corpo. Sono formate da piccole unità chiamate
amminoacidi. Gli amminoacidi sono 22 e di questi 8 sono detti essenziali
in quanto non sono sintetizzati dall’organismo e devono essere
introdotti con la DIETA (leucina, isoleucina, fenilalanina, valina,
treonina, metionina, triptofano, lisina). Per il bambino nei primi anni
di vita gli amminoacidi essenziali sono 10 in quanto ai primi 8 si
aggiungono arginina e istidina. La qualità di una proteina dipende dalla
sua capacità di fornire amminoacidi essenziali in quantità sufficienti a
sopperire tutti i bisogni per il mantenimento e l’accrescimento. Le
proteine ad alto valore biologico contengono tutti gli 8 amminoacidi
essenziali e sono quelle contenute nell’uovo, latte, formaggio, carne e
pesce (per i vegani gli 8 amminoacidi sono contenuti solo nei semi di
soia). Le proteine a medio valore nutrizionale sono quelle contenute nei
legumi e nel lievito. Esse non hanno gli 8 amminoacidi essenziali nella
composizione chimica. Le proteine a basso valore nutrizionale sono
considerate nutrizionalmente non valide essendo composte da 1 o 2
amminoacidi essenziali e sono quelle dei cereali.Ma come per tutti i macroelementi, l’eccesso o il difetto possono essere dannosi. L’eccesso di proteine nella dieta puo’ portare a comparsa di patologie quali gotta, azotemia, riduzione della ritenzione del calcio e obesità (se qualcuno si sottopone a dieta iperproteica, di gran moda specialmente tra i “palestrati”, è fondamentale aumentare l’introito di acqua per diminuire lo “sforzo” a carico dei reni). La carenza puo’ portare a riduzione della massa muscolare, perdita di resistenza agli sforzi fisici, edemi, suscettibilità alle infezioni.
I LIPIDI sono sostanze organiche insolubili in acqua ed assolutamente essenziali. Hanno funzione di riserva energetica, sono componenti di menbrane cellulari, precursori di prostaglandine, trombossani, prostaciclina, leucotrieni (sostanze di regolazione del sistema cardiovascolare, e coaugualtorio) e trasportatori di vitamine liposolubili e provvedono al fabbisogno di acidi grassi essenziali. Liberano un valore energetico che è più del doppio di proteine e carboidrati, ovvero 9kcal per gr. Il 4% del grasso corporeo è messo a protezione degli organi vitali (fegato, cuore, reni, milza, cervello, midollo spinale), il grasso sottocutaneo è utile per il mantenimento della termoregolazione (se pero’ il grasso è in eccesso, essa è ostacolata). Nell’alimentazione umana, gli acidi grassi di lipidi vegetali e animali, giocano un ruolo importante (assieme ai glucidi e proteine) con funzione strutturale, ma soprattutto energetica. Ma non tutti i grassi sono da considerare fondamentali nell’alimentazione.
I grassi alimentari industriali, usati in grandi quantità in pasti preconfezionati, alimenti a basso prezzo e margarina, vengono “solidificati” a partire da oli vegetali a buon mercato (indurimento). Gli oli vengono “idrogenati” per rompere i doppi legami degli acidi grassi “insaturi”. Durante questo processo avvengono trasformazioni stereochimiche e spostamenti di doppi legami che in natura non esistono o sono molto raramente presenti. Il risultato è industrialmente soddisfacente, poiché si produce un grasso vegetale a buon mercato. Dal punto di vista salutistico è invece discutibile: l’organismo umano non dispone delle strutture enzimatiche necessarie a regolare la trasformazione metabolica di queste molecole."
