giovedì 31 ottobre 2013

NUTRIZIONE E ATTIVITA’ FISICA: UN CONNUBIO VINCENTE


Spesso vengono chiesti piani nutrizionali adatti all’attività sportiva.
In realtà quando si fa attività fisica per mantenere il giusto peso e un buon sistema cardiovascolare è sufficiente rispettare il proprio bilancio energetico (calorie assunte = calorie consumate) e svolgere un’attività aerobica di lunga durata e bassa intensità (da 40 a 60 minuti, da 3 a 7 giorni a settimana). Si tratterebbe di camminare, nuotare, andare in bicicletta; il tutto con il massimo piacere e senza farsi venire il fiatone.  Ben differente se si svolgono attività a livello agonistico. In questo caso bisogna considerare che l’allenamento inizia a tavola.
Per sostenere lo sforzo necessario ad affrontare una gara bisogna alimentarsi con attenzione specialmente (ma non solo!!!) nella settimana precedente.

Grafico 1: razione giornaliera di kcal provenienti da macronutrienti

La nostra massa muscolare è composta da proteine. Dopo i 50 anni si va incontro ad una fisiologica sarcopenia, ovvero una riduzione della massa muscolare. Le proteine muscolari hanno funzione plastica e riparatrice dei tessuti muscolari dopo sforzo fisico. Quando si pratica attività sportiva, è quindi necessario un buon apporto di carboidrati  che forniscono zuccheri di deposito  (glicogeno muscolare) necessari per fornire energia. Se l’energia consumata non deriva dal glicogeno muscolare, essa viene attinta dalle proteine e ne conseguirà un degrado muscolare.
Se si pratica sport ad alta intensità, oltre all’assunzione di carboidrati e grassi che forniscono l’energia necessaria, è importante assumere un’adeguata quantità di proteine ad alto valore biologico. Gli amminoacidi di cui sono composte aiutano a riparare le strutture proteiche danneggiate e contrastano la produzione di acido lattico.
Un esempio di alimento contenente proteine ad alto valore biologico è senz’altro il pesce. Esso contiene anche Omega 3 che hanno importanti funzioni. Oltre a sfavorire l’accumulo di colesterolo e di conseguenza diminuire il rischio di comparsa di malattie cardiovascolari, sono degli antiossidanti e il DHA favorendo la trasmissione neuronale, aumenta i riflessi e l’attenzione nello sportivo.
Grammi di proteine/kg di peso corporeo per intensità di movimento 
(valori medi)
Quotidiano a bassa intensità
Media intensità (40’/3 volte sett)
Alta intensità (60’/6 volte sett)
Sport agonistico intenso
0,8
(fonte SINU)
0,8
1,2
(fonte “alimentazione nello sport”)
1,8
(fonte “alimentazione nello sport”)

Lo sport può richiedere un’alimentazione differenziata a seconda dell’attività svolta.

DURANTE L’ALLENAMENTO non è necessario modificare bruscamente la dieta, semmai sarà necessario incrementare le quantità di nutrienti adattandoli gradatamente al fabbisogno energetico.

PRIMA DELLA GARA l’atleta è sotto stress e l’unica cosa possibile è minimizzare il calo di forma e performance che può avvenire durante la competizione con una dieta razionale. E’ necessario assumere il giusto mix di carboidrati (=energia), sali minerali (=idratazione) e proteine (=massa muscolare).

IL GIORNO DELLA COMPETIZIONE il pasto va consumato almeno 3/4 ore prima e deve essere ricco di proteine ad alto valore biologico, zuccheri complessi, acqua.
Le proteine contengono amminoacidi ramificati che conferiscono un certo tono neurovegetativo per un massimo di 12 ore.
Gli zuccheri complessi sono facilmente assorbibili, forniscono energia e mantengono costante il livello glicemico (i picchi glicemici portano anche a defaiance durante la performance).

Le soluzioni idrosaline permettono la formazione di una riserva di sodio utile per la contrazione muscolare durante la gara e l’eliminazione delle tossine più rapida.