lunedì 24 dicembre 2012

BUONE FESTE

Un caro augurio di 
BUONE FESTE 
ad amici, parenti, pazienti e chiunque mi legge 
da parte mia e dei colleghi BIOLOGI NUTRIZIONISTI de 
LA SCUOLA DI ANCEL.

Godetevi il video....

Dott.ssa Raffaella Tosi

BUONE FESTE

giovedì 25 ottobre 2012

Frutta ai pasti??


E’ meglio far slittare di almeno di un’ora la frutta dal pasto in caso di:
  • reflusso gastro-esofageo, per appesantire troppo il pasto
  • diabete, per non caricare troppo di zuccheri il pasto
  • altre patologie gastro-intestinali
  • sovrappeso/obesità

Per chi non si riconosce nelle sopracitate categorie, se la frutta possa o meno rappresentare la fine di un pasto, è una pura questione di gusto. 


martedì 25 settembre 2012

Alimentazione durante la gravidanza



Fin dall’inizio della gravidanza è importante seguire una dieta corretta, equilibrata e variata sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo.





Come regola generale bisogna sapere che, per assecondare la crescita del bambino, occorre introdurre tutte le sostanze necessarie allo sviluppo del feto evitando di aumentare troppo di peso.

Uno degli errori che spesso di compie è quello di “mangiare per due”.
In gravidanza (e non solo) bisogna mangiare cibi di qualità e bilanciati allo scopo di mantenere una corretta ed equilibrata alimentazione, per non aumentare di peso oltre il normale e previsto incremento.

E’ importante introdurre le calorie ed i principi nutritivi necessari per mantenersi in buona salute e per garantire la formazione di nuovi tessuti e di riserve energetiche che saranno utilizzate durante l’allattamento.


Come  mangiare
L’ eccessivo aumento di peso puo’ causare alterazioni metaboliche e nei casi più importanti delle ripercussioni negative sulla crescita e sul parto.
Se una dieta da circa 2000 kcal/die è idonea a coprire il surplus energetico richiesto al feto per svilupparsi, spesso gli alimenti ipercalorici fanno “impennare” il consumo giornaliero oltre le 3000 kcal, e ciò causa una eccessiva crescita ponderale.

Sulla base del Body Mass Index (BMI) pre-gravidanza si ha una stima dell’incremento ponderale auspicabile.  In sostanza, la crescita di peso in un soggetto normopeso dovrebbe essere intorno ai 10 kg al termine della gravidanza.

BMI  Pre-gravidanza
< 18.5       18.5 – 25          >25
Aumento di peso auspicabile (Kg)        
 12.5          max   10            7.0


Se la donna inizia la gravidanza in sovrappeso o se l’incremento ponderale è eccessivo soprattutto nei primi mesi  è necessario modificare lo stile di vita e le abitudini alimentari.

Anche in gravidanza è importante associare alla dieta una regolare attività fisica.


Il   nutrizionista

Ha il compito di educare la donna alla corretta alimentazione (sia in gravidanza che nelle successive fasi) NON imponendo ferree regole, ma rispettando comunque le abitudini e tenendo conto dello stile di vita della donna.

I piani nutrizionali sono assolutamente personalizzati e modulati sul paziente tenendo conto di questi principi:

  • il giusto apporto calorico, 
  •  un equilibrato introito di macronutrimenti e micro nutrimenti,
  • scelta della qualità degli alimenti,

    regolare esercizio fisico.

 

 

martedì 5 giugno 2012

IL BUONAPPETITO VIEN STUDIANDO


Al teatro dell’Arancio i dati su adolescenti e obesità
 

Il giorno 1 giugno 2012 gli alunni dell’Alberghiero hanno partecipato al convegno organizzato dall’Istituto di Ricerca del presidente Camillo Di Monte

GROTTAMMARE – Rendere appetibili ai più giovani le tematiche della corretta alimentazione. Questo l’obiettivo centrato da Buonappetito, il convegno organizzato dall'Iiris al teatro dell'Arancio di Grottammare alta. La mattinata di oggi, venerdì 1° giugno, si è rivelata così un momento di approfondimento per gli studenti dell'Ipssar "Buscemi" che vi hanno partecipato grazie alla collaborazione con la Provincia di Ascoli Piceno, i Comuni di San Benedetto e Grottammare, la Confcommercio di San Benedetto, la Camera di Commercio di Ascoli Piceno, l’Ufficio Scolastico provinciale, la Picenambiente e del sostegno economico dello sponsor André Media Group, il quale permetterà la pubblicazione e diffusione degli atti del convegno nelle scuole superiori del territorio.
Ai giovani futuri cuochi, nella prima parte della mattinata, alla quale ha preso parte anche il sindaco di Grottammare Luigi Merli, l'Istituto di ricerca presieduto da Camillo Di Monte ha presentato alcuni dati preoccupanti sul sovrappeso. Uno su tutti, nel 2025 il 43% degli italiani potrebbe essere obeso, in sintesi quattro volte la cifra attuale, dato che nel Belpaese l'aumento dell'obesità infantile, dai 6 ai 9 anni, segna un + 2,5% ogni 5 anni.

«Le Marche - ha spiegato Vera Mascaretti, direttore Iiris - pur collocandosi al di sotto della media nazionale, del 26,2%, conta il 24% di giovanissimi fra i 6 e i 17 anni in sovrappeso e obesi. Inoltre 1/4 del campione in sovrappeso non ha genitori con eccesso di peso. Si esclude quindi il fattore genetico ma si entra piuttosto nella sfera del junk food, ovvero di un modo sbagliato di alimentarsi, fatto di calorie vuote, che non ci nutrono correttamente. Per ridurne l’utilizzo lo Stato aveva pensato di tassare bibite alcoliche e gassate, idea che però al momento è rimasta in sospeso». L' approccio sociologico e psicologico al cibo è stato trattato anche dalla biologa nutrizionista Raffaella Tosi e dagli psicologi Giulia Del Vais, dell'Asur 5 Marche e Aurelio Carassai.
Il discorso si è focalizzato in particolare sull'importanza della dieta Mediterranea, della piramide alimentare e di un ritorno all'utilizzo dei prodotti tipici a chilometro zero.

Il primo cittadino Luigi Merli ha dato l'esempio con il suo modo di fare colazione: pane abbrustolito, pomodoro e un filo d'olio. «Non prendo più il caffè i dolci, ma quella che in campagna veniva chiamata la bistecca agricola. Purtroppo stiamo perdendo la cultura della dieta mediterranea,fatta delle specificità locali, se riusciamo a riportare voi ragazzi verso una cultura del cibo più vicino alle nostre tradizioni ci guadagneremmo in salute ed economia».
E di filiera corta ha parlato anche l’assessore provinciale al Turismo Bruno Gabrielli che ha rivolto un invito agli studenti e ad albergatori e ristoratori di proporre nei propri menù sempre più piatti tipici: «Una cucina sana che il nostro territorio sta riscoprendo e che prende per la gola sempre più turisti interessati a quello che mangiano, dalla qualità alla cultura che c’è dietro al piatto. Vedi il brodetto, nato a bordo dei pescherecci dove in mancanza dei fornelli si cuoceva il pesce con l'aceto».
Giorgio Fiori, direttore della Confcommercio ha tracciato invece un quadro del modo di fare spesa oggi nella nostra Provincia: Dal 2007 al 2011 la perdita di potere d’acquisto delle famiglie ha portato a un consumo più razionale, ma c'è stato anche un cambiamento modo di mangiare. Si è puntato sul convenience food, tanti spuntini nervosi con snack ipercalorici.
Lo provano i risultati del progetto "Dimmi come mangi" che la dottoressa Tosi ha realizzato in collaborazione con l’Unicam. Il questionario, somministrato a 361 studenti, dai 14 ai 21 anni che frequentano le scuole superiori di San Benedetto, mostra come la maggior parte consumi quattro pasti al giorno,anziché cinque saltando spesso la prima colazione. Il 48% ha detto di aver mangiato in maniera incontrollata, e il 13% dei ragazzi ha ammesso di essersi procurato del vomito dopo un pasto.
Il 65% campione dice di svolgere attività fisica, ma molti si riferiscono alle due ore di educazione fisica che si fanno settimanalmente a scuola. E il dato forse più preoccupante è che 206 di loro su 361 consumano bevande alcoliche, pari al 57%.
Sull’abuso di alcol da parte degli adolescenti si è soffermata la dottoressa Giulia Del Vais. Il dato chock è che le Marche sono al primo posto per il consumo giornaliero di alcol, mentre l'Italia è al primo posto per il consumo di bevande alcoliche tra 11 e 13 anni e per ricoveri per coma etilico.

Le conclusioni sono state affidate alla dottoressa Simona Flammini dell’Ufficio Scolastico Provinciale:« Il problema dei nativi digitali è che passano 10-11 ore seduti, tra la scuola, pc e tv. Il Ministero della Salute e quello dell’Istruzione stanno facendo tanti progetti nelle scuole per incentivare il consumo di frutta e verdura a partire dai distributori nelle scuole». La Flammini ha insegnato ai ragazzi la semplice regola dello 0-5-30, un prefisso che vuol dire “Zero sigarette, 5 pasti e 30 minuti di camminata”. Un buon inizio prima di concludere il convegno Buonappetito con un buffet offerto dal bar Monfleurie in piazza Peretti.

E' POSSIBILE LEGGERE L'ARTICOLO A QUESTO LINK: http://www.ilsegnale.it/2012/06/50407/il-buonappetito-vien-studiando-con-liiris/

martedì 15 maggio 2012

Cibi antiossidanti e invecchiamento


L’invecchiamento è un processo fisiologico ed inevitabile per il nostro organismo. Diventano meno funzionali i nostri sistemi biologici: vista, capelli, pelle, funzioni cognitive, ecc… La causa principale è la formazione di specie reattive dell'ossigeno (ROS): i radicali liberi. Questa formazione non puo' essere “bloccata”, ma piuttosto “peggiorata” e amplificata da concause esterne: gli inquinanti ambientali, le radiazioni, l'assunzione di farmaci, lo smog, il fumo di sigaretta, l'abuso di alcool, la sedentarietà.
Fortunatamente pero', siamo dotati di una certa quantità di enzimi (es: superossido dismutasi, catalasi, glutatione perossidasi, ubichinolo etc.) in grado di “tamponare” la formazione dei radicali liberi e quindi proteggere le nostre strutture biologiche e soprattutto il nostro DNA.
Se utilizziamo dei termini tecnici intendendo come endogeni tutti i processi che avvengono all'interno del corpo ed esogeno tutto ciò' che proviene dall'esterno, possiamo dire di avere a disposizione un'importante mezzo esogeno in grado di entrare in sinergia con i sistemi antiossidanti endogeni amplificando le nostre naturali difese. Mi riferisco agli antiossidanti alimentari.
Gli antiossidanti alimentari sono di origine vegetale ed appartengono a quattro grandi classi:
  1. Vitamina C, o acido ascorbico:
E' una vitamina idrosolubile e neutralizza molti radicali liberi. Promuove la sintesi di nuovo collagene (è dunque un antirughe naturale, utile ai fumatori), aumenta la biodisponibilità del ferro (mai sentito l'utilità del succo di limone da spremere sulla carne come utile fissatore del ferro?), inibisce l’effetto cancerogeno di composti come le nitrosammine.
Presente nei frutti aciduli come kiwi, arance, limoni, ananas, fragole, ciliegie, prezzemolo (che comunque non potremmo consumare in eccessiva quantità), peperoni crudi.... Ma attenzione perchè la vitamina C è particolarmente deperibile oltre che idrosolubile. Per questo bisogna mangiare gli alimenti che la contengono entro breve tempo e crudi, se sbucciati o spezzettati, non lasciarli all’aria (si ossidano) e ricordare che si disperde completamente durante la cottura.
  1. Vitamina E, o tocoferolo:
E' una vitamina liposolubile. Questo la rende un valido antiossidante per le membrane biologiche, proteggendole dalla perossidazione lipidica. E’ un alimento cosmetico per la pelle (mai togliere l'olio extravergine d'oliva che ne è ricco dalla nostra dieta), un antirughe naturale, giova ai fumatori. Integratori naturali di vitamina E sono l’olio di Argan (stabile a temperatura ambiente), o l'olio di germe di grano ( va tenuto in frigo o assunto in perle): se ne puo' consumare un cucchiaino al dì, a crudo, sugli alimenti.
  1. Carotenoidi:
Sono composti liposolubili stabili alla cottura particolarmente presenti in quei vegetali di colore giallo, arancione e rosso come zucca, carote, peperone, pomodoro, albicocca, melone, ecc…. Fanno parte di questa famiglia
  • il beta catotene (precursore della vitamina A spesso assunto sotto forma di integratore per assorbire le radiazioni ultraviolette),
  • il licopene (presente principalmente nel pomodoro crudo, utile antiossidante per la prostata),
  • la luteina ( presente in spinaci, radicchio, cicoria, antiossidante della macula visiva).
  1. Polifenoli:
Sono sostanze liposolubili e stabili al calore. Oltre ad essere considerati degli ottimi antiossidanti, hanno anche proprietà antitumorali e giovano all’apparato circolatorio. Tra questi:
  • QUERCETINA antitumorale e antiaggregante piastrinica (nelle cipolle),
  • RESVERATROLO antiossidante, antiaggregante, antitumorale (vino rosso, buccia dell’uva rossa),
  • CATECHINE antiossidante e antitumorale (nel tè sotto forma di l’epigallocatechna3-gallato),
  • ISOFLAVONI prevengono il cancro al seno e alla prostata(soia e negli oli vegetali), sono fitoestrogeni (ovvero sostanze vegetali che imitano l'azione degli ormoni estrogenici)
  • ANTOCIANi antiossidanti, antitumorali, giovano al microcircolo sanguigno (mirtillo nero, more, frutti di bosco),
  • LIGNANI prevengono il cancro della prostata e hanno azione lassativa (semi di lino), sono fitoestrogeni
Pubblicato su: www.lascuoladiancel.it

lunedì 6 febbraio 2012

Ma cosa mangiano i nostri figli?


Spesso osservo come si alimentano le persone intorno a me focalizzando l'attenzione sui bambini. Non mi riferisco ai bambini sovrappeso od obesi, ma a quelli perfettamente normopeso.
Troppo spesso vedo che ingurgitano cibi considerati “malsani”: patatine, merendine, wustel, nuggies, bevono cola ed altre bevande gassate. Questo accade anche nei bambini in età prescolare. Se ho confidenza con i genitori, mi viene spontaneo chiedere perché permettono ai loro figli di nutrirsi in maniera cosi “sballata”. La risposta è sempre la stessa: “mio figlio non è grasso, mangia quello che gli va....tanto brucia perché è in continuo movimento”.
Sicuramente la mia professione mi porta ad essere ipercritica nei confronti di questi genitori (non sono i figli ad averne colpa!!!) che non riescono a capire che la sana alimentazione influisce in maniera positiva sulla salute a prescindere dal peso.
La maggior parte degli alimenti spazzatura (dall'inglese “junk food”) favoriscono non solo l’accumulo di grasso ma anche la possibilità che si scatenino in età adulta tutte quelle patologie che oggi prendono il nome di sindrome metabolica: diabete, ipertensione, cardiopatie, steatosi epatica…e questo deriva dalla colpa del genitore di non aver dato una corretta educazione alimentare al figlio (che in futuro potrebbe avere dei valori alterati anche in assenza di sovrappeso o obesità).
Abituarsi a mangiare in maniera corretta non significa stare a dieta o dover perdere peso, ma semplicemente capire ciò' che “ci fa bene” e ciò che potrebbe causare dei danni al nostro organismo.
Tengo a precisare che questo non significa privare i nostri figli di quello che più' gli piace (e parlo da madre oltre che da nutrizionista), ma sviluppare una coscienza alimentare che vada al di la delle semplici privazioni.
E' giusto che un bambino ogni tanto mangi la crema di nocciole spalmabile (e che il genitore impari a leggere la tabella nutrizionale ricordandosi che non sempre l'alimento più pubblicizzato è quello più' genuino), che mangi le sue adorate patatine o che beva la cola, ma questo non deve essere neanche il MUST di ogni sabato sera...ma qualcosa che ogni tanto può' essere concesso cercando di far capire ai bambini che da grandi potrebbero pagare le conseguenze per una cattiva abitudine...e poi starà ad ogni genitore trovare il giusto linguaggio per comunicare un concetto cosi importante al proprio figlio....ciò' che conta è che il genitore, prima di chiunque altro sia cosciente di quello che sta portando a tavola!


Dott.ssa Raffaella Tosi