giovedì 2 aprile 2020

L'alimentazione come mezzo di prevenzione nel carcinoma mammario



(*testo divulgativo in parte tratto dal corso FAD "la nutrizione oncologica")

* L'alimentazione rappresenta uno strumento importante sia per la prevenzione primaria (ovvero tutte quelle azioni volte a ridurre il rischio di sviluppare patologie nel corso della propria vita) che per la prevenzione secondaria (ovvero tutte quelle azioni volte a limitare la comparsa di complicazioni nei pazienti oncologici).
Quindi se da un lato adottare stili di vita e alimentari poco sani è associato all'insorgenza di numerose patologie, dall'altro mangiare in modo sano sembra importante anche quando è già presente una diagnosi di tumore. 
L'alimentazione può essere un valido alleato per il successo delle terapie, un supporto alle cure mediche. Anche in fase successiva alle terapie si puo' considerare uno strumento utile per aiutare il corpo a superare la malattia e migliorare la prognosi e la qualità di vita.

Il primo studio di intervento nutrizionale è stato denominato progetto Diana,  risale al 1995 e nel 2012 è arrivato alla V edizione. Si tratta di un trial clinico italiano randomizzato rivolto a donne con diagnosi di tumore mammario non metastatico. 

Il progetto Diana si proponeva di valutare se uno stile di vita sano e una corretta alimentazione potessero incidere sul rischio di recidive nel carcinoma mammario. Il progetto ha coinvolto circa 2000 donne reclutati in vari centri italiani. Alle partecipanti sono state proposte classi di cucina naturale guidate da medici, biologi nutrizionisti e chef di fama nazionale al fine di aiutare le pazienti a produrre le indicazioni provenienti in letteratura scientifica internazionale in buone pratiche di cucina.
Infatti pur essendo ormai un'evidenza robusta che basare l' alimentazione quotidiana prevalentemente su cibi non industrialmente raffinati, con un'ampia varietà di cereali integrali, legumi, verdure e alcune porzioni di pesce, carni bianche e frutta possa contribuire a prevenire l'insorgenza del cancro e di molte altre patologie è difficile cambiare le proprie abitudini per mancanza di ricette e menu' adeguati.

Gli studi hanno dimostrato che modificando l'alimentazione è possibile ridurre i fattori di rischio associati al tumore alla mammella culminando in un miglioramento dello stato di salute psicofisica globale delle pazienti, riduzione degli effetti collaterali associati alle chemioterapie, riduzione dell'aumento di peso corporeo. Nel 2016 è nato sempre in istituto tumori Milano il progetto Diana web che sia avvale della tecnologia per bypassare limiti territoriali e permettere a tutte le donne che hanno avuto nella loro vita diagnosi di tumore al seno di aderire alla sperimentazione.



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