giovedì 19 gennaio 2017

LA CELIACHIA


La celiachia è un'intolleranza alimentare permanente al glutine.
Il glutine è un complesso proteico presente in frumento, orzo, segale, kamut, farro, spelta e loro derivati.
In commercio ci sono molteplici alimenti idonei, ma comunque, la normativa prevede che in etichetta sia segnalata la presenza di glutine (anche per gli integratori alimentari).
L'AIC (associazione italiana celiachia) consiglia di consumare i prodotti inseriti ne Prontuario degli Alimenti che contiene una lista di alimenti sottoposti a verifiche. Inoltre il Ministero della Salute ha istituito un Registro Nazionale dove sono inseriti i prodotti autorizzati dall'ente ed erogati gratuitamente dal SSN. Si tratta di sostituti dietetici quali pane e pasta aglutinati.

La celiachia si presenta secondo molteplici forme cliniche:
  • celiachia tipica: vomito, diarrea, e arresto della crescita nel bambino
  • celiachia atipica: ha caratteristiche extraintestinali (la più' importante è l'anemia)
  • celiachia silente: non manifesta sintomi eclatanti
  • celiachia potenziale/latente: mostra la sua positività agli esami sierologici ma non alla biopsia intestinale. 


Il celiaco che introduce glutine nella sua dieta produce una risposta immunitaria abnorme a livello del tenue, infiammazione e “appiattimento” dei villi intestinali. Siccome sono proprio i villi, con la loro conformazione e le loro ciglia, i responsabili deputati all'assorbimento dei nutrienti, il paziente mostrerà problematiche extraintestinali diagnosticabili sierologicamente (ecco il perché della frequente anemia nei pazienti celiaci).
La dieta priva di glutine resta al momento l'unica possibile terapia che consenta la normalizzazione della mucosa gastrica e la ricomparsa dei villi intestinali.
Purtroppo, a volte, una diagnosi tardiva porta effetti irreversibili quali: osteoporosi, bassa statura nei bambini e ragazzi, infertilità, pluriabortività, e linfoma intestinale.
Nel bambino l'intolleranza si manifesta dopo poco dall'introduzione di glutine nella dieta con un quadro clinico caratterizzato da diarrea, vomito, dolori addominali, calo ponderale, anoressia e irritabilità. Questa sintomatologia appare più' sfumata nelle forme che esordiscono tardivamente. In questo caso appaiono altri sintomi quali: anemia (che non risponde all'integrazione con ferro), ritardo della pubertà, bassa statura, dolori addominali ricorrenti. La migliore diagnosi per questi casi rimane la biopsia intestinale che documenta lo stato dei villi e il loro livello di atrofizzazione.
Effettuata la diagnosi, l'unica soluzione è la completa eliminazione degli alimenti contenenti glutine anche in piccole quantità.
Nell'adulto può' comparire in qualsiasi momento, spesso dopo eventi “traumatici” (interventi, gravidanza, infezione intestinale). I disturbi più' comuni sono: crampi, dolori ossei, osteoporosi, anemia, debolezza muscolare, formicolii, caviglie gonfie, afte, alterazioni dell'epidermide, disturbi psichici. Talvolta alla celiachia si associano malattie come diabete, artrite reumatoide, dermatiti o problemi tiroidei. Anche in questo caso la diagnosi si effettua on biopsia intestinale.

È fondamentale, quando la diagnosi di celiachia è accertata, utilizzare alimenti privi di glutine, a casa e fuori casa. Grazie alla legge 123/05, in tutte le mense pubbliche, il celiaco ha diritto a poter usufruire di un pasto aglutinato.



NON CONSENTITI
CONSENTITI
Amido
Riso
Farina
Avena
Semolino
Mais
Pasta
Patate
Prodotti da forno
Legumi (ceci, fagioli, lenticchie, piselli, soia, lupino, cicerchia)
Crusca
Grano saraceno
Malto d'orzo
Miglio
Muesli
Amaranto
Orzo
Quinoa
Segale
Castagne
Kamut
Sesamo
Farro
Sorgo
Spelta







L'AiC è nata nel 1979 ad opera di genitori di bambini a cui era stata diagnosticata la celiachia. L'associazione è presente in modo capillare su tutti il territorio nazionale ed è un importante punto di riferimento per il paziente affetto da celiachia.



Fonte: “Riconoscere la Celiachia” e “Vivere la celiachia” AIC


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