domenica 2 gennaio 2011

Frutta fuori stagione


Capodanno 2010….cosa c’è stato sulle nostre tavole?? Sicuramente antipasti, primi, secondi e poi quello che la tradizione richiede: lenticchie ed uva….
Lasciamo perdere le lenticchie, che per chi fa una corretta alimentazione potrebbero essere sempre presenti in dispensa….ma pensiamo all’uva….
Bhè si compra perché dicono che "Chi mangia l'uva per Capodanno conta i quattrini tutto l'anno", ma quando si va a pagare il nostro sacchettino di uva possiamo solo asserire che i soldi ce li toglie dal portafoglio!
Si tratta di un alimento spesso proveniente da luoghi lontani, il prezzo è davvero alto (si parte de 4,90 € al kg), il sapore “insignificante” ma cosa ancor piu’ importante: inquina il nostro pianeta!
Si potrebbero stupire ugualmente gli ospiti con rarità Made In Italy (cachi, fico d'India o antiche varietà, dalla mela limoncella alla pera madernassa).
“Il consumo durante le feste di fine anno di prodotti fuori stagione provenienti di migliaia di chilometri di distanza è - sottolinea la Coldiretti - una tendenza in forte ascesa che concorre a far saltare il budget dei cenoni, con prezzi superiori ben oltre le dieci volte quelli di mele, pere, kiwi, uva, arance e clementine Made in Italy. Un'usanza che "appare del tutto ingiustificata, perchè si tratta spesso di prodotti poco gustosi e saporiti, essendo stati raccolti ad un grado di maturazione incompleto per poter resistere a viaggi di migliaia di chilometri percorsi su mezzi inquinanti che liberano nell'aria gas ad effetto serra".
I frutti di cui parla Coldiretti sono:
-         albicocche australiane (28 euro al chilo),
-         ciliegie del Cile (35 euro al chilo),
-          more dal Messico,
-         mirtilli dall'Argentina,
-         angurie del Brasile,
-         asparagi dal Perù,
-         meloni dal Guadalupe,
-         fagiolini dall'Egitto.
Tenendo ben presente che per alcuni di questi prodotti, ci sono problemi di carattere sanitario, è stato calcolato che - sottolinea la Coldiretti - un chilo di albicocche australiane viaggiano per oltre 16.000 km, bruciano 9,4 chili di petrolio e liberano 29,3 chili di anidride carbonica. Ma torniamo all’uva. In uno studio di Legambiante (“Il sapore dell’uva: ecco i risultati dell’indagine internazionale sui pesticidi“) 24 campioni prelevati nella penisola sono risultati tutti contaminati da pesticidi con una poco invidiabile media di 6,6 principi attivi per campione. In Italia in sostanza nessun campione può essere definito “raccomandabile”, 17 sono da consumare con “attenzione e ben 7 vengono etichettati come “non raccomandabili”.
Acquistare e consumare frutta e verdura di stagione significa alimentarsi in modo corretto e soprattutto sano e naturale. Consumare invece frutta e verdura nel momento in cui sono maturi naturalmente, risulta più sano ed anche economico in quanto consente anche di risparmiare sulla spesa quotidiana.

Allego una tabella per gli acquisti consapevoli. 

1 commento:

  1. Articolo utilissimo!!!
    Porterò sempre la tabella con me!Grazie!!!

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