Spesso si imputa alla carne rossa la responsabilità di far aumentare le patologie cardiache ed il diabete di tipo 2. Se ne sono occupati ricercatori della Harvard School of Public Health in uno studio di metanalisi pubblicato su Circulation (giornale dell’American Health Association). Secondo gli studiosi, sarebbero le carni lavorate le vere responsabili dell’insorgenza di patologie. Quindi al bando i salumi, il bacon, gli hot dog e le carni pronte conservate (in America se ne fa largo uso) che contengono fino a 4 volte in più di ipoclorito di Na (sale da cucina) e ben il 50% in più di nitrati (aumentano del 42% il rischio per il cuore e del 19% il rischio di diabete tipo2).
La conclusione secondo i loro studi è che una porzione a settimana di carne rossa (ma anche meno) è associata ad un rischio relativamente basso di sviluppo di patologie.
Ciò non si discosta molto dalle nostre attuali linee guida!!
Furio Brighenti (ordinario di alimentazione e nutrizione umana c/o l’Università di Parma) commenta dicendo che tutte le metanalisi sono su base indiziaria ma che “il primo e più importante messaggio di salute pubblica da far passare è che comunque mangiare tanta carne aumenta il rischio di altre patologie”
Per scientificità, riporto qui il link all’abstract dello studio: http://circ.ahajournals.org/cgi/content/abstract/121/21/2271
Molto, molto interessante :-)
RispondiEliminaErrata corrige: "Quindi al bando i salumi, il bacon, gli hot dog e le carni pronte conservate (in America se ne fa largo uso) che contengono fino a 4 volte in più di CLORURO DI SODIO (sale da cucina)...."
RispondiEliminaMi scuso con i lettori per aver distrattamente scritto IPOCLORITO DI NA e ringrazio la collega (dott.ssa Viviana Marras) per avermi fatto notare l'errore.