(ANSA) - ROMA, 8 APR 2011 - "Se la patologia accertata può essere
fronteggiata oltre che con i farmaci suggeriti dal medico anche con una
dieta adeguata, questa può essere consigliata dal biologo, che ha, per
legge, la competenza a valutare i bisogni nutritivi dell'uomo sino al
punto da giudicare se sia il caso, oltre che consigliare e sconsigliare
determinati cibi, di ricorrere a integratori alimentari". Il presidente
dell'Ordine nazionale dei biologi, Ermanno Calcatelli, interviene sulla
sentenza del Tribunale di Roma che ha detto no alle diete non prescritte
dai medici e sottolinea che e' stato fatto "tanto rumore per nulla".
"Lo diciamo perché - prosegue - i biologi non hanno mai pensato e non
pensano di sostituirsi al medico nella cura delle patologie e hanno
sempre detto chiaramente e lo dicono ancora che non pensano e non hanno
mai pensato di essere abilitati ad accertamenti di stati patologici e di
pretendere di curarli con la prescrizione di diete". "Ciò che i biologi
rivendicano - conclude Calcatelli - e lo si legge in maniera
inconfutabile nell'autorevole parere del Ministro della Salute del
15/12/2009, è di potere stabilire in maniera autonoma le diete
necessarie per mantenere l'individuo in buona salute, valutando non solo
le caratteristiche nutrizionali dei vari alimenti, ma altresì se sia il
caso di ricorrere ad integratori alimentari". (ANSA). NAN-COM
www.ansa.it/salute
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