Con questa premessa il quotidiano on-line "il segnale" ha pubblicato un mio nuovo articolo sulla dieta mediterranea (che sarà visibile per qualche giorno a questo link http://ilsegnale.net/?approfondimento=la-dieta-mediterranea-questa-sconosciuta):
Con la Pasqua finisce il tempo dei “fioretti”, ma questo non ci
consente di dimenticare i colori e sapori di una corretta alimentazione.
Così la dottoressa Raffaella Tosi, biologo nutrizionista ci spiega la storia della dieta mediterranea e le sue ultime evoluzioni. (La redazione)
Tutti ne parlano, qualcuno ne sparla, ma sicuramente
in pochi la conoscono alla perfezione.
Nel 1945 il medico americano Keys sbarcò a Salerno
insieme al contingente americano. Era la fine della seconda guerra mondiale.
Osservando gli abitanti del Cilento si accorse che le patologie cardiovascolari
erano meno diffuse rispetto a quanto fossero presenti in America.
Guarda caso, la gente del posto si nutriva in modo
"sano" (ciò che la terra metteva a disposizione) e faceva molto
movimento (lavoravano nei campi).
Keys importò in America questo modello, ma con scarsi risultati....le piramidi alimentari prodotte ebbero un effetto devastante ed....antieducativo!
Keys importò in America questo modello, ma con scarsi risultati....le piramidi alimentari prodotte ebbero un effetto devastante ed....antieducativo!
Per anni abbiamo visto (e purtroppo ancora è presente)
sui testi di scuola la piramide che alla base ha rappresentati i carboidrati senza
alcuna distinzione tra carboidrati ad alto e basso indice glicemico, ed
all'apice gli oli senza nessuna distinzione tra grassi "buoni" e
grassi "cattivi”. Ma questo è solo un esempio di grave errore commesso!
(fig 1)
Figura 1: USDA food pyramid
Recentemente (nel novembre del 2009), in occasione delle celebrazioni della
Giornata mondiale dell’Alimentazione, è stata presentata la nuova piramide della
dieta mediterranea definita “moderna e sostenibile” (fig 2) . La nuova piramide alimentare, che tengo a presentare
sempre ed ovunque, è innovativa e ricca di colori e sapori.
Figura 2: piramide INRAN novembre 2009
Prima di ogni possibile suddivisione, basilari sono atteggiamenti come la
convivialità, la stagionalità ed i prodotti locali (concetto di filiera corta e
di tutela dell’agricoltura). Ma dieta mediterranea è anche movimento e attività
fisica. Il contadino e l'operaio dei decenni passati lavoravano manualmente
tutto il giorno e si spostavano per lo più a piedi o con mezzi di locomozione
non motorizzati.
Per la prima volta , la piramide alimentare introduce il concetto di pasti
principali” oltre alla frequenza di consumo (giornaliera e settimanale) delle
diverse categorie di alimenti. I pasti principali sono rappresentati anzitutto
dall’acqua, dalla frutta e dalla verdura
(attenzione anche ai colori oltre al concetto “Five a Day”): per la prevenzione di insorgenza
di malattie cardiache e di malattie tipiche della vecchiaia (Parkinson e
Alzheimer) e dei tumori e quindi per
l’aumento dell’aspettativa di vita non si dovrebbero mai mangiare meno di 5
porzioni tra verdura e frutta fresca al giorno senza dimenticare che “giocare
con i colori della natura” aiuta a dare il giusto apporto di antiossidanti e
vitamine.
Ed infine la dieta mediterranea non è
abbondanza di pane e pasta ma bensì pane, pasta e riso integrali oltre a vari
cereali semplici (orzo, farro, grano saraceno, kamut…).
Salendo verso l’apice della piramide, troviamo i cibi che possono essere
consumati ogni giorno: 2-3 porzioni di latte e derivati (preferibilmente
magri), 3-4 porzioni di olio d’oliva, 1-2 porzioni di noci,semi ed olive,
nonché l’assunzione di erbe, aglio, cipolle e spezie finalmente inserite
al secondo gradino (quello dei consumi giornalieri) utili per
"scoraggiare" l'utilizzo di sale....quindi insaporiamo, si...ma con
le giuste spezie!
Gli alimenti da consumare una volta a settimana invece, sono le carni: 2
porzioni di pollo, carne bianca e rossa (soltanto 1 porzione di salumi), più di
2 porzioni di prodotti della pesca,uova ed infine all’apice troviamo i dolci.
Quindi sui “secondi piatti” la preferenza
viene data alla carne bianca e al pesce, non solo azzurro, ma anche grasso
(come sgombro e salmone) molto ricco di omega3. Utilizzo quotidiano di olio
extravergine di oliva e ogni giorno un po’ di frutta secca (anch’essa ricca di
acidi grassi omega3).
Al di fuori della piramide troviamo due caselle di testo le quali
sottolineano l’attenzione che bisogna porre nel mantenere e costanti le
porzioni oltre all’assunzione di alcol in modo moderato. Entrambi i consigli
servono a far capire che si deve mangiare qualsiasi tipo di alimento senza però
cadere nell’esagerazione dell’assunzione.
Questo tipo di processo è dunque del tipo dose-risposta cioè la caduta in comportamenti di eccesso difetto apportano ugualmente degli stati di
squilibrio salutare. In ultimo rimane da
sottolineare il fatto che la piramide è rivolta ad una popolazione adulta
(18-65 anni).
Oggi, la dieta mediterranea, per i suoi effetti salutistici accertati, è stata riconosciuta e proclamata patrimonio
dell’umanità dall’Unesco, per l’alto valore storico che ha assunto quale giusto
ed equilibrato modello alimentare, per il migliore stile di vita possibile
raggiunto nei popoli.
Da allora ad oggi, i risultati di studi pubblicati su riviste scientifiche
accreditate, dimostrano come questo stile alimentare sia capace di fornire
giornalmente un mix corretto di macro e micro nutrienti utili per la salute.
Dott.ssa Raffaella Tosi (biologo
nutrizionista)
in realtà Keys non era un medico nonostante molte fonti lo identifichino tale. Era un biologo. O meglio aveva fatto degli studi più' vicini alla biologia che alla medicina (e comunque non aveva una laurea in medicina). La prima laurea era in economics and political science, poi un dottorato in fisiologia. Proprio per questo dai medici venne deriso, quando la prima volta presento' i dati sulla dieta mediterranea. Un biologo che osava parlare da medico! Ed ecco che le epoche cambiano ma gli screzi rimangono pressocchè simili! Quindi, come dice la cara amica e collega biologa nutrizionista (dott.ssa Tiziana Stallone) siamo tutti figli suoi! Evviva la biologia con i suoi molteplici campi di azione!
RispondiEliminaCara Raffaella, sono felicissima che si inizi a far chiarezza sulla paternità della scienza dell'alimentazione intesa in senso moderno. I nutrizionisti, sono tutti figli di un Biologo, Ancel Keys. Proprio Lui, quando presentò la sua nota teoria sulla correlazione tra grassi saturi nella dieta e le malattie cardivascolari, a Ginevra nei primi anni '50 in occasione di un congresso, venne deriso dai medici presenti. Un biologo che osava parlare da medico.
RispondiEliminaGrazie amica e collega, mi hai dato lo stimolo per un nuovo blog su Keys, il primo biologo nutrizionista della Storia.
Riporto semplicemente quanto specificato alla voce "dieta mediterranea" su wikipedia e altre fonti: "Nel 1939, il primo a intuire la connessione tra alimentazione e malattie del ricambio, quali diabete, bulimia, obesità, fu il medico nutrizionista italiano Lorenzo Piroddi (Genova 1911-1999). Considerato il "padre" della dieta mediterranea è anche autore del libro Cucina Mediterranea. Ingredienti, principi dietetici e ricette al sapore di sale. Qualche anno dopo, dal canto suo, lo scienziato americano Ancel Keys (1904-2004) si fece promotore dell'ampio programma di ricerca noto come Seven Countries Study e autore del libro Eat well and stay well, the Mediterranean way..."
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