Riporto un articolo scritto da Marco Leoni e da lui stesso segnalatomi. L'articolo è stato pubblicato da "Marche Guida - il portale delle marche" (http://www.guidamarche.it/section/articolo.asp?ID=8560#), regione dove vivo e svolgo la mia attività.
Si tratta di un percorso enogastronomico, dove vengono presentate le specialità di questa regione che si estende da mare all'Appennino.
"Le Marche sono uno scrigno di eccellenze:
in periodo di rincari dei prezzi e ribassi dei salari, con conseguente
aumento del caro vita, dovremmo trovare strategie per risparmiare e
alcune sono queste:
1) Già buono sarebbe rispettare la stagionalità dei prodotti.
2) Ridurre il trasporto su gomme.
3) Acquistare i prodotti con la mentalità condominiale ,ossia con la strategia G. A.S. (gruppi acquisti solidali).
4) Preferire prodotti a Km 0
Dal
libro: “Mangiare bene, spendendo poco “ edito da Touring editore,
sappiamo che le eccellenze marchigiane sono svariate, eccone un nutrito
elenco :
Formaggi:
Caciotta DOP di Urbino
Formaggio di Fossa di Talamello
Pecorino di botte
Pecorino dei Sibillini
Salumi:
Porchetta delle Marche
Prosciutto DOP di Carpegna
Salame di Fabriano
Salumi del Montefeltro
Paste e cereali:
Farro delle Marche
Maccheroncini di Campofilone
Ortaggi,salse e conserve:
Carciofo di Montelupo
Ortaggi di Jesi e Fano
Cicerchia dell’Appennino Marchigiano
Cipolla di Suasa
Olive (ripiene ) all’Ascolana
Olive (in salamoia ) all’Ascolana
Roveja dei Sibillini
Salsa di olive
Frutta e prodotti spontanei:
Funghi dell’Appennino Marchigiano
Fichi (secchi)
Marroni del Montefeltro
Condimenti :
Olio extra vergine DOP d’oliva di Cartoceto
Vini e liquori :
Falerio dei colli ascolani
Rosso Conero DOC / DOCG
Rosso Piceno DOC
Verdicchio dei castelli di Jesi
Verdicchio di Matelica
Mistrà (liquore di Anice )
Vi
ho offerto sia un buon menù per una ricca cena ,sia un elenco di
prodotti magari a lungo cercati e non ancora trovati. Al goloso ,al
curioso dico: Vieni, vedi, magna, bevi, godi.
LEONI MARCO 2011
Pagine
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mercoledì 29 giugno 2011
sabato 25 giugno 2011
ESTATE: TEMPO DI DIETA?
Ecco
cosa accade alle porte della bella stagione quando si lavora in questo settore:
il telefono squilla, i pazienti vogliono un appuntamento “ma che sia prima
possibile” perché la prova costume è già iniziata e qualcuno ci ha pensato
troppo tardi! Chi lavora in questo settore sa bene che nella maggior parte dei
casi, il paziente che si rivolge a noi per la prima volta in questo periodo, è
un paziente che abbandonerà il regime alimentare appena avrà raggiunto
l’obiettivo che si era preposto senza alcun interesse nei confronti
dell’educazione alimentare e che l’anno successivo, in maniera metodica, si
rivolgerà ad un altro professionista dando seguito ad una interminabile serie
di effetti yo-yo.
Ma
non solo! Basta andare su internet e cercare “dieta dell’estate” o
semplicemente acquistare una rivista femminile che parte il boom delle diete
miracolose (del tipo “7 kg in 7 giorni”) costruite senza tener affatto presente
che soggetto si ha davanti.
Nulla
di più errato ovviamente. E’ il tipico atteggiamento di chi è cosi offuscato
dal desiderio di dimagrire che non è pronto a recepire che la dieta (come
sempre ribadisco) non è altro che un corretto stile di vita.
Ma l’estate è la stagione delle
contraddizioni in cui da un lato c’è chi si decide di intraprendere diete
dimagranti ferree (spesso "fai da te") che non hanno alcuna logica
nutrizionale, dall’altro c’è chi non perde occasione per concedersi libertà
voluttuarie e trasgredire tutte le regole, anche quelle dettate dal buon senso
(aperitivi quotidiani, gelati, birre….). E' proprio il buon senso che ci deve
guidare nello scegliere dei giusti alimenti e nell'evitare decisamente ciò che
ci può far male.
In linea di massima, devono essere
allontanati (o meglio evitati) gli alimenti apportatori di troppe calorie, cioè
di eccessiva energia, che si accumula nell'organismo sotto forma di grasso o si
dissipa in calore (e sudore!). Si parla di dolciumi, insaccati, formaggi
grassi, fritti di ogni genere, bevande a elevato contenuto di alcool. Non si
dovrebbe esagerare con lo zucchero la cui quantità dovrà essere bilanciata e
proporzionale al dispendio di energie, perciò al tipo di attività che si
intende svolgere.
Ci
sono cibi consigliati per l'estate?
L’estate ci offre tantissime combinazioni
di alimenti gustosi per il palato, freschi e dal basso intake calorico. È
importante preferire cibi facilmente digeribili, quindi con ridotto contenuto
di grassi, poco elaborati, e che apportano acqua, sali minerali e vitamine,
come la frutta di stagione. E' importante che le pietanze siano mangiate appena
preparate, oppure conservate nel modo migliore per evitare contaminazioni e
moltiplicazioni batteriche e, quindi, tossinfezioni alimentari, così frequenti
nel periodo estivo.
Pensiamo a quante è veloce e sano 1 piatto
di prosciutto e melone accompagnato da una fettina di pane (se necessario). È
una soluzione che apporta carboidrati (non dimentichiamo che la frutta contiene
fruttosio, uno zucchero e quindi un carboidrato), proteine, vitamine (pensiamo
ai carotenoidi del melone che sono potenti antiossidanti), sali minerali,
acqua. Oppure una ricca insalata mista con l’aggiunta di fagioli oppure di
sgombro (al naturale!!!), un cucchiaio di mais ed un filo di olio. E perché no
ad una caprese, o un’insalata di riso! Insomma le soluzioni per nutrirsi in
modo sano senza soffrire la fame ci sono d’estate piu’ che d’inverno! E poi
ovviamente bere, bere, bere! L’idratazione è fondamentale! Non dimentichiamoci che
quando il nostro corpo sente lo stimolo della sete (che parte dell’ipotalamo,
alla base del nostro cervello) sta già andando incontro a disidratazione.
Questo significa che non dovremmo arrivare a bere perché abbiamo sete, ma
dobbiamo idratarci in continuazione per far fronte alle perdite idrosaline date
dall’aumento della sudorazione.
Praticamente….
La cosa fondamentale è saper autoregolarsi
in ogni occasione e insegnare l’autodisciplina anche ai più piccoli.
-
Le
porzioni devono essere proporzionate all'effettivo fabbisogno della singola
persona, che sarà quindi diverso se si tratta di un bambino in crescita, di una
adulto sedentario, di uno sportivo, di un anziano malato e rimane sempre
importante fare 2 spuntini al giorno, leggeri e digeribili?
-
Ma
l’estate è anche il periodo in cui si mangiano piu’ gelati. Possiamo non
privarci di questo piacere purché non si tratti di un’abitudine quotidiana. Se
la sera si esce per una passeggiata e si decide di mangiare il gelato, è
importante fare una cena leggera e piu’ povera di grassi. Un cono medio è vero
che ha le stesse calorie di un pasto, ma è sbilanciato essendo poco ricco di
proteine e molto di grassi e carboidrati!
-
Non
è necessario assumere integratori vitaminici perché una dieta variata, oltre
alla frutta e verdura di questa stagione, ne sono ricchissime.
-
Portare
sempre al mare dell’acqua e degli spuntini specie per i piu’ piccoli
-
Non
bere acqua fredda (specie se si è accaldati) perché il nostro organismo puo’
subire shock temico. Inoltre rallenta i processi digestivi.
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Non
bere alcolici specie nelle ore piu’ calde (l’alcool, tra le varie cose, è 1
vasodilatatore e aumenta la temperatura corporea)
-
Non
saltare mai una buona colazione
-
Per
i ragazzi impegnati con gli esami è meglio evitare un regime di ristrettezze ma
piuttosto è utile nutrirsi con carboidrati (fonte di energia necessaria per il
cervello) a basso indice glicemico
-
Chi
si accinge a percorrere parecchi chilometri, soprattutto in auto, magari dentro
un abitacolo rovente, deve prudentemente fare pasti piccoli, magari più
frequenti, dando la preferenza a cibi digeribili rapidamente (quindi meglio i
glucidi, gli zuccheri, piuttosto che i lipidi, i grassi), e non deve assumere
alcoolici. Può essere permesso un caffè dopo pranzo, soprattutto a chi ne fa un
uso abituale.
Per concludere non posso omettere che non
siamo robot e quindi anche il famoso "strappo alla regola", purché
sia uno "strappo" e non una "regola" ogni tanto è ammesso!
Dott.ssa Raffaella Tosi
lunedì 6 giugno 2011
Dieta fai da te: perché i risultati non soddisfano
Sul quotidiano on-line "il segnale" è uscito il mio nuovo articolo che sarà visibile ancora per pochi giorni all'indirizzo http://www.ilsegnale.net/?approfondimento=dieta-fai-da-te-perche-i-risultati-non-soddisfano
Per fare in modo che rimana leggibile, ecco per i miei lettori l'articolo per intero:
"Mi capita spesso di ricevere email da persone che, pur avendo avuto un rapido dimagrimento, non sono soddisfatte dei risultati ottenuti. La maggior parte di loro si è autoregolata sottoponendosi a stressanti (specialmente per il fisico) fai da te che spesso consistevano nell’allontanamento (per il tempo necessario ad arrivare al giusto dimagrimento) dei macronutrienti fondamentali.
Ritengo interessante, in breve, spiegare cosa siano i macronutrienti e per quale ragione siano così importanti e, ribadisco, che in condizioni fisiologiche, niente dovrebbe essere evitato nella nostra alimentazione, ma piuttosto è utile considerare le giuste dosi.
I GLUCIDI sotto forma di glicogeno nei muscoli e nel
fegato, rappresentano la riserva energetica a rapida
utilizzazione. Hanno funzione protettiva (agiscono sul risparmio
proteico e la riserva glucidica rende il fegato piu’ resistente
all’attacco di virus, batteri e tossine) e funzione plastica (sono
costituenti di acidi nucleici, glicoproteine e glicolipidi). A seconda
della struttura chimica possono essere suddivisi in glucidi semplici e
complessi. I primi sono presenti nello zucchero da cucina (glucosio),
nel latte (lattosio), nella frutta (fruttosio), nel miele, nei dolciumi,
negli ortaggi. Sono assorbiti rapidamente e la loro energia è
disponibile in pochi minuti.
I secondi invece si trovano soprattutto nel pane, pasta, patate, riso (amidi) e sono assorbiti più lentamente.
La FIBRA ALIMENTARE costituisce la frazione
glucidica non disponibile, ovvero non digerita e assorbita dal nostro
organismo. Si distingue in fibra solubile (mucillagini, gomme, pectine) e
fibra insolubile (lignina, cellulosa, emicellulosa). La fibra
conferisce senso di sazietà, aumento della massa fecale, favorisce la
peristalsi contrastando la stipsi ed evitando i problemi ad essa
associati: diverticolosi, ragadi emorroidi. È inoltre ben documentato
quanto il consumo di fibra diminuisca l’incidenza di malattie
cronico-degenerative: tumori del colon/retto, diabete e malattie
cardiovascolari.
Le PROTEINE sono i composti organici maggiormente
presenti nelle cellule come parte strutturale della cellula stessa. Per
questa ragione svolgono una funzione plastica. Ma le proteine sono anche
enzimi, ormoni e altre sostanze che regolano i processi biochimici e
metabolici del nostro corpo. Sono formate da piccole unità chiamate
amminoacidi. Gli amminoacidi sono 22 e di questi 8 sono detti essenziali
in quanto non sono sintetizzati dall’organismo e devono essere
introdotti con la DIETA (leucina, isoleucina, fenilalanina, valina,
treonina, metionina, triptofano, lisina). Per il bambino nei primi anni
di vita gli amminoacidi essenziali sono 10 in quanto ai primi 8 si
aggiungono arginina e istidina. La qualità di una proteina dipende dalla
sua capacità di fornire amminoacidi essenziali in quantità sufficienti a
sopperire tutti i bisogni per il mantenimento e l’accrescimento. Le
proteine ad alto valore biologico contengono tutti gli 8 amminoacidi
essenziali e sono quelle contenute nell’uovo, latte, formaggio, carne e
pesce (per i vegani gli 8 amminoacidi sono contenuti solo nei semi di
soia). Le proteine a medio valore nutrizionale sono quelle contenute nei
legumi e nel lievito. Esse non hanno gli 8 amminoacidi essenziali nella
composizione chimica. Le proteine a basso valore nutrizionale sono
considerate nutrizionalmente non valide essendo composte da 1 o 2
amminoacidi essenziali e sono quelle dei cereali.
Ma come per tutti i macroelementi, l’eccesso o il difetto possono essere dannosi. L’eccesso di proteine nella dieta puo’ portare a comparsa di patologie quali gotta, azotemia, riduzione della ritenzione del calcio e obesità (se qualcuno si sottopone a dieta iperproteica, di gran moda specialmente tra i “palestrati”, è fondamentale aumentare l’introito di acqua per diminuire lo “sforzo” a carico dei reni). La carenza puo’ portare a riduzione della massa muscolare, perdita di resistenza agli sforzi fisici, edemi, suscettibilità alle infezioni.
I LIPIDI sono sostanze organiche insolubili in acqua ed assolutamente essenziali. Hanno funzione di riserva energetica, sono componenti di menbrane cellulari, precursori di prostaglandine, trombossani, prostaciclina, leucotrieni (sostanze di regolazione del sistema cardiovascolare, e coaugualtorio) e trasportatori di vitamine liposolubili e provvedono al fabbisogno di acidi grassi essenziali. Liberano un valore energetico che è più del doppio di proteine e carboidrati, ovvero 9kcal per gr. Il 4% del grasso corporeo è messo a protezione degli organi vitali (fegato, cuore, reni, milza, cervello, midollo spinale), il grasso sottocutaneo è utile per il mantenimento della termoregolazione (se pero’ il grasso è in eccesso, essa è ostacolata). Nell’alimentazione umana, gli acidi grassi di lipidi vegetali e animali, giocano un ruolo importante (assieme ai glucidi e proteine) con funzione strutturale, ma soprattutto energetica. Ma non tutti i grassi sono da considerare fondamentali nell’alimentazione.
I grassi alimentari industriali, usati in grandi quantità in pasti preconfezionati, alimenti a basso prezzo e margarina, vengono “solidificati” a partire da oli vegetali a buon mercato (indurimento). Gli oli vengono “idrogenati” per rompere i doppi legami degli acidi grassi “insaturi”. Durante questo processo avvengono trasformazioni stereochimiche e spostamenti di doppi legami che in natura non esistono o sono molto raramente presenti. Il risultato è industrialmente soddisfacente, poiché si produce un grasso vegetale a buon mercato. Dal punto di vista salutistico è invece discutibile: l’organismo umano non dispone delle strutture enzimatiche necessarie a regolare la trasformazione metabolica di queste molecole."
Per fare in modo che rimana leggibile, ecco per i miei lettori l'articolo per intero:
"Mi capita spesso di ricevere email da persone che, pur avendo avuto un rapido dimagrimento, non sono soddisfatte dei risultati ottenuti. La maggior parte di loro si è autoregolata sottoponendosi a stressanti (specialmente per il fisico) fai da te che spesso consistevano nell’allontanamento (per il tempo necessario ad arrivare al giusto dimagrimento) dei macronutrienti fondamentali.
Ritengo interessante, in breve, spiegare cosa siano i macronutrienti e per quale ragione siano così importanti e, ribadisco, che in condizioni fisiologiche, niente dovrebbe essere evitato nella nostra alimentazione, ma piuttosto è utile considerare le giuste dosi.
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I secondi invece si trovano soprattutto nel pane, pasta, patate, riso (amidi) e sono assorbiti più lentamente.
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Ma come per tutti i macroelementi, l’eccesso o il difetto possono essere dannosi. L’eccesso di proteine nella dieta puo’ portare a comparsa di patologie quali gotta, azotemia, riduzione della ritenzione del calcio e obesità (se qualcuno si sottopone a dieta iperproteica, di gran moda specialmente tra i “palestrati”, è fondamentale aumentare l’introito di acqua per diminuire lo “sforzo” a carico dei reni). La carenza puo’ portare a riduzione della massa muscolare, perdita di resistenza agli sforzi fisici, edemi, suscettibilità alle infezioni.
I LIPIDI sono sostanze organiche insolubili in acqua ed assolutamente essenziali. Hanno funzione di riserva energetica, sono componenti di menbrane cellulari, precursori di prostaglandine, trombossani, prostaciclina, leucotrieni (sostanze di regolazione del sistema cardiovascolare, e coaugualtorio) e trasportatori di vitamine liposolubili e provvedono al fabbisogno di acidi grassi essenziali. Liberano un valore energetico che è più del doppio di proteine e carboidrati, ovvero 9kcal per gr. Il 4% del grasso corporeo è messo a protezione degli organi vitali (fegato, cuore, reni, milza, cervello, midollo spinale), il grasso sottocutaneo è utile per il mantenimento della termoregolazione (se pero’ il grasso è in eccesso, essa è ostacolata). Nell’alimentazione umana, gli acidi grassi di lipidi vegetali e animali, giocano un ruolo importante (assieme ai glucidi e proteine) con funzione strutturale, ma soprattutto energetica. Ma non tutti i grassi sono da considerare fondamentali nell’alimentazione.
I grassi alimentari industriali, usati in grandi quantità in pasti preconfezionati, alimenti a basso prezzo e margarina, vengono “solidificati” a partire da oli vegetali a buon mercato (indurimento). Gli oli vengono “idrogenati” per rompere i doppi legami degli acidi grassi “insaturi”. Durante questo processo avvengono trasformazioni stereochimiche e spostamenti di doppi legami che in natura non esistono o sono molto raramente presenti. Il risultato è industrialmente soddisfacente, poiché si produce un grasso vegetale a buon mercato. Dal punto di vista salutistico è invece discutibile: l’organismo umano non dispone delle strutture enzimatiche necessarie a regolare la trasformazione metabolica di queste molecole."